Quando inizia una fotografia ?

Corso di fotografia digitale - Fasi preliminari di una fotografia

Può sembrare strano porre ora questa domanda, ma, in realtà, senza le nozioni e le riflessioni sin qui svolte sarebbe stato assai difficile se non impossibile dare una risposta comprensibile. Con la fotografia su pellicola, la fotografia inizia, si può dire con la scelta della pellicola.

La scelta concerne numerose caratteristiche : sensibilità, bianco e nero o colore, negativo o diapositiva, luce diurna o artificiale.

Una corretta scelta dipende da una chiara conoscenza delle condizioni in cui avverrà la ripresa.

Quando queste non sono esattamente prevedibili, occorre provvedersi di diversi tipi di pellicola. Tuttavia, anche questo accorgimento può risultare inadeguato quando non vi sia il tempo per sostituire la pellicola con cui è stato caricato l'apparecchio fotografico.

Per chi vive di fotografia, il problema è così rilevante da costringere a provvedersi di più fotocamere caricate con pellicole di diverse caratteristiche.

Le fotocamere digitali ci sollevano da simili problematiche, permettendo di modificare le impostazioni ad ogni diversa situazione di ripresa.

Tuttavia, operare una scelta tra le diverse impostazioni possibili comporta la conoscenza delle differenze esistenti tra di esse. Ecco che si ripropongono, pertanto, alcuni problemi concernenti la fotografia su pellicola.
Essi, tuttavia, si pongono in modo diverso a motivo della diversità del sistema di registrazione dell'immagine.

Essenzialmente le scelte che il fotografo è chiamato a fare riguardano solo tre elementi :

  1. sensibilità

  2. bilanciamento colore

  3. destinazione del prodotto finito

Ciascuno di essi, se ben considerato, introduce ad altre scelte operative che richiamano analoghe problematiche ben note a chi opera con pellicola.

Esaminiamoli uno alla volta

La sensibilità

Tutte le fotocamere digitali consentono di impostare diverse sensibilità : generalmente, da 100 a 400 ISO. Sono però frequenti le fotocamere che consentono una diversa e più ampia scelta estendendo la sensibilità fino a 1600 ISO e oltre.
Tuttavia, si riscontrano apparecchi costosi che limitano la sensibilità minima a 200 ISO.

E' noto a tutti che aumentando la sensibilità si facilita la possibilità di ripresa in condizioni di scarsa illuminazione. Ma quale effetto si produce nelle immagini ?
Si riscontrano due conseguenze:

  1. un aumento della granulosità dell'immagine, come per la pellicola.

  2. una minore capacità di rendere le sfumature tonali o di colore.

  3. la possibile comparsa di un disturbo detto "rumore"

E' del tutto evidente come una "grana" più grossa comporti una minore possibilità di riprodurre i dettagli minuti; cioè una minore nitidezza della immagine.
Non sempre, però, una grana evidente deve considerarsi un difetto : da parte di alcuni fotografi questa "granulosità" è ricercata per alcuni tipi di immagine. Con la pellicola si fa uso di pellicola ad alta sensibilità e ricorso a sviluppatori energici per ottenere una evidenziazione della grana.

Una ridotta ricchezza tonale porta ad una immagine "più piatta" con perdita di tridimensionalità e questo ben difficilmente potrà essere visto come un pregio.

Sono gli stessi problemi si riscontrano nella fotografia su pellicola.

Nel digitale essi presentano, però, particolarità non riscontrabili con la pellicola.

Una data pellicola, infatti, una volta testata, risponde allo stesso modo su qualunque apparecchio fotografico.

Le digitali non hanno pellicola hanno un sensore; la sua resa, come si è già detto, dipende , oltre che dalle sue caratteristiche, dal processore e dal software installati.
Ne consegue che il risultato varierà da apparecchio ad apparecchio: sia in termini di sensibilità effettiva che di resa tonale.

Vi è, infine, il più grave problema legato alla scelta della sensibilità : "il rumore"

Questo disturbo consiste nella comparsa, nelle zone meno illuminate dell'immagine, o, comunque, sottesposte, di una miriade di punti colorati e di diverso colore.
A stretto rigore il disturbo non è legato alla sensibilità impostata. Tuttavia, poiché si manifesta in modo più evidente nelle immagini sottesposte, è chiaro che i maggiori rischi si hanno utilizzando basse sensibilità che possono imporre lunghi tempi di esposizione.

Il "rumore" è un difetto esclusivo delle immagini digitali, totalmente sconosciuto nelle riprese con pellicola.

Occorre, tuttavia precisare due cose:

  • il disturbo non è rilevabile nelle immagini stampate in piccolo formato (10 x 15) e, generalmente, scarsamente percepibile sino al formato 20 x 30.
    Una esatta indicazione non può essere data poiché l'entità del disturbo è legata alla qualità della fotocamera ed al grado di sottoesposizione;

  • le fotocamere Reflex assicurano, di norma, assenza di disturbo anche con tempi di scatto abbastanza lunghi (un secondo)

Va detto, per contro, che tale disturbo non è soddisfacentemente eliminabile anche col fotoritocco : la sua correzione porta ad un decadimento notevole della definizione dell'immagine.

Bilanciamento del bianco

Come sopra rilevato, le digitali non costringono ad effettuare scelte "definitive" a seconda delle diverse fonti di illuminazione.

Tutte permettono diverse soluzioni :

  • sole pieno

  • nuvoloso

  • luce al tungsteno

  • luce fluorescente

  • lampo elettronico

  • bianco personalizzato

    Anche per la resa dei colori vale quanto osservato per la sensibilità : ogni apparecchio ha un suo comportamento.
    Occorre pertanto testare la propria fotocamera per accertarsi che la resa dei colori sia soddisfacente nelle diverse condizioni di luce.

    E se non lo è ?

    Esistono 4 possibilità:

  • correggere le singole impostazioni di base : ciò solo se la fotocamera lo consente (Reflex)

  • correggere la resa generale ( impostazione "calda" o "fredda")

  • avvalersi della impostazione personalizzata

  • effettuare la correzione dopo la ripresa con un programma di fotoritocco

    La prima soluzione è, ovviamente, ottimale, ma solo le fotocamere di costo sostenuto la offrono.
    La seconda possibilità è offerta da tutti gli apparecchi digitali, ma presenta due inconvenienti:

    - la correzione non è graduabile; viene apportata in una misura fissa stabilita dal costruttore;

    - la correzione viene apportata su tutte le riprese indipendentemente dal tipo di illuminazione

    Ben si comprende che se si aveva una resa troppo "calda" per la sola luce al tungsteno, non sarà gradito avere una resa "più fredda" anche su riprese fatte con luce solare o con flash (spesso con resa "fredda")
    Il problema può essere superato modificando la resa generale solo quando si effettuano riprese con fonti di illuminazione che la richiedono. Se, ad esempio, le riprese con flash risultano troppo "fredde", si può impostare una resa generale più "calda" e, dopo aver abbandonato l'uso del flash reimpostare la resa normale. E' da tener presente che questo metodo, mentre ridurrà la velocità operativa, in caso di frequenti cambi di illuminazione, non garantisce una resa soddisfacente dei colori in ogni situazione, in quanto la correzione sarà effettuata nella misura stabilita dal costruttore.

    Il ricorso all'impostazione personalizzata garantisce una precisa resa del colore.

    La regolazione deve essere effettuata puntando un cartoncino bianco posto nelle stesse condizioni di luce in cui verrà effettuata la ripresa.

    Il limite che incontra questo metodo è che, anche quando tale impostazione può essere memorizzata, essa sarà valida solo per soggetti posti nelle stesse condizioni di illuminazione.
    I risultati possono essee migliorati modificando la resa dei colori mediante programma di fotoritocco : il suggerimento è di scattare le foto informato Raw anziché jpeg se la fotocamera lo consente.
    Le immagini Raw consentono correzioni di una ampiezza e qualità impensabili nel formato Jpeg.

    Sulla base di tutto quanto sopra esposto, l'unica possibilità di fare una scelta oculata delle impostazioni ci è offerta da una buona conoscenza del comportamento della nostra fotocamera.

    Occorrerà quindi scattare delle fotografie in diverse condizioni di luce, scattando, in ciascuna situazione, con le diverse sensibilità messe a disposizione dal nostro apparecchio e nelle diverse condizioni di luce.

    Destinazione del prodotto finito

    Per destinazione si intende qui il mezzo con cui saranno visionate le immagini

    Vi sono tre possibili sistemi:

  • Trasparenza : includendovi sia la visione su monitor o TV , sia la stampa su fogli trasparenti di vario formato

  • Proiezione : su schermo tramite video proiettore;

  • stampa : su carta o altro supporto

    Vediamo, brevemente, alcune differenze tra i diversi "output"

    Scelta del supporto : Trasparenza, proiezione o stampa ?

    1. Trasparenza : sono immagini riprodotte su superfici trasparenti, simili a grandi diapositive; le loro dimensioni possono essere varie , anche molto grandi. Vengono montate su telai ed illuminate da dietro.

      - vantaggi:

      a) colori più belli, maggiore leggibilità delle ombre;

      b) possibilità di vederle anche in dimensioni superiori ai normali formati di stampa.

      c) assenza di costi o costi irrisori, se visionate da CD tramite monitor o TV

      - svantaggi:

      a) maggiore attenzione nell’esposizione (le alte luci si desaturano anche con modesti errori),

      b) alto costo delle immagini su "fogli" trasparenti

      c) costo del supporto e del sistema di illuminazione per una corretta resa.

    2. Proiezione : sono immagini proiettate su appositi schermi tramite video-proiettori.

      - vantaggi:

      a) visione su schermi di grandi dimensioni; il risultato è analogo a quello della proiezione di diapositive

      b) colori belli e leggibilità delle ombre, come nelle diapositive, ma inferiore a quella delle trasparenze o della visione su monitor.

      c) costo bassissimo per la preparazione del CD da inserire nel video-proiettore

      d) possibilità di inserire un commento sonoro che accompagna la proiezione

      - svantaggi:

      a) costo elevato del video-proiettore

      b) tempo per la predisposizione della proiezione : montaggio dello schermo, del tavolo di proiezione e posizionamento adeguato del proiettore

      c) scarsa flessibilità del materiale : occorre preparare preventivamente il CD che contiene la selezione delle immagini che si vogliono presentare.

    3. Stampa : sono le note stampe su carta o cartoncino o altro supporto (es. Tela)

      Le osservazioni che seguono sono riferite a stampa su carta fotografica. La trattazione di stampa su altri supporti amplierebbe il discorso molto oltre i limiti di questa sezione; Si rinvia per più ampie informazioni all'apposita sezione.

      - vantaggi:

      a) maggiore tolleranza degli errori di esposizione,

      b) facilità di visionarle

      c) possibilità di effettuare “tagli” in occasione di un ingrandimento.

      - svantaggi:

      a) colori meno belli

      b) dimensioni ridotte delle stampe (fattore particolarmente negativo nelle riprese di panorami e altri soggetti di grandi dimensioni)

      c) difficile leggibilità delle ombre

      - costo elevato per stampe di qualità e/o di grandi dimensioni (30 x 40 cm o pìù)

      Deve essere osservato che, in realtà, la possibilità di "tagliare" le immagini esiste per qualsiasi destinazione del prodotto finito. Le immagini digitali consentono infatti, per questo aspetto, una facile lavorazione al computer.
      Questa possibilità è stata ricordata solo per la stampa, in quanto, troppo spesso, questa possibilità viene trascurata. Anche quando si fa stampare un numero ridotto di immagini in grande formato: l'elevato costo di una stampa di qualità dovrebbe, da solo, suggerire il più accurato studio dell'inquadratura.

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